Civico Legge. Daniela Grandinetti presenta
“Le mani in tasca”, Augh! Edizioni.
Mercoledì 21 ottobre alle 17.30
dialoga con l’autrice Ippolita Luzzo
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Là dentro non esiste il passato, ma soltanto la colpa commessa al di là di ogni ragionevole giudizio, non esiste futuro né redenzione. Le mani in tasca e il tempo per scontare la condanna.
Daniela Grandinetti è nata a Lamezia Terme (CZ) e ha studiato a Firenze, dove si è laureata in Lettere. Ha vissuto per lungo tempo in Toscana e da qualche anno è tornata a vivere in Calabria. Vincitrice di numerosi premi letterari, tra i quali “Racconti nella rete”, nel 2018 ha pubblicato il suo secondo romanzo, La malasorte (L’Erudita).
Evento in collaborazione con Sistema Bibliotecario Lametino e Libreria Tavella.
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Le mani in tasca, AUGH! Edizioni.
Oriana, fin da bambina, matura la consapevolezza di non poter sopportare alcuna ingiustizia. Per sfuggire all’oppressione della gabbia provinciale, una volta cresciuta decide di frequentare l’università di Bologna: è il periodo delle occupazioni studentesche, dei sogni e delle utopie di una generazione che negli anni Settanta fa sentire con prepotenza la propria voce.
Una voce che si dirama in più direzioni, assumendo toni anche estremi e drammatici. Dario è un giovane timido, perduto in un mondo tutto suo.
La sua vita universitaria è ben diversa, distante dall’epicentro del caos, incanalata verso la passione per il teatro.
È proprio sulle tavole del palcoscenico di un teatro che Oriana e Dario incrociano i rispettivi destini; lei vive la recitazione come un’azione politica, un’esperienza che presto finisce per andarle stretta, poiché gli ideali la portano lontano dalle ambizioni personali; per il ragazzo, invece, il palcoscenico diventa l’unico punto di connessione con la giovane attrice, per la quale prova un sentimento sempre più divorante.
I loro ricordi costruiscono un reticolo di bivi, di scelte e di fatalità che finiscono per delineare due esistenze intense.