Trame a Scuola. Istruzione, immigrazione e sistema carcerario tra i temi affrontati

Dialogare con uno dei magistrati più noti del nostro Paese e interrogarsi con lui sui valori della Costituzione e sull’importanza delle regole. 

È successo questa mattina agli studenti delle classi secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi Nicotera – Costabile e Borrello – Fiorentino aderenti al progetto #trameascuola della Fondazione Trame, che nelle ultime settimane si sono cimentati nella lettura di “Anche per giocare servono le regole”. Il volume che segna il debutto di Ri-creazioni, nuova collana della casa editrice milanese Chiarelettere, curato da Gherardo Colombo, saggista, divulgatore e protagonista dell’incontro.

“Le regole limitano o ci consentono di godere della nostra libertà e di vivere in una società a misura di cittadino”? 

L’interrogativo ha aperto il confronto con i ragazzi intorno ai principi e ai valori che animano la Costituzione italiana, senza trascurare le lacune che persistono ancora in materia, ad esempio, di immigrazione, cittadinanza e integrazione. Doveroso il riferimento alla recente strage di Cutro: “Le persone devono essere sempre tutelate. Quindi salvate, accolte e aiutate”.

Lo scambio ricco e vivace ha ricostruito, attraverso le numerose domande rivolte dagli alunni all’ex pm, il contesto in cui è nata e le resistenze contro le quali si è dovuto scontrare il  nostro testo fondamentale.

Tante le questioni passate in rassegna, temi attuali e al centro dell’agenda politica, come il mondo dell’istruzione e il sistema carcerario italiano. “Così com’è organizzato – ha spiegato Colombo – il carcere non serve e, in molti casi, porta chi ha commesso reati a commetterne altri. Come può un detenuto, che vive nelle condizioni di disagio che conosciamo, uscire riappacificato?”.

“Ci sono dei casi in cui può trasgredire la legge – ha concluso riferendosi alla marginalità a cui sono sottoposte tante minoranze del nostro Paese – quando offende e viola i diritti fondamentali e la dignità della persona”.

Colombo è da anni impegnato nella diffusione della cultura della legalità. Conosciuto per essere stato giudice istruttore nell’ambito di inchieste celebri come quella per l’omicidio dell’avv. Giorgio Ambrosoli e per aver ricoperto il ruolo di pubblico ministero in numerosi processi storici, tra cui la scoperta della Loggia P2 e Tangentopoli, è oggi membro di diversi comitati e associazioni in cui si fa promotore di giustizia e solidarietà. È vicepresidente della casa editrice Garzanti e, dal 2007, si occupa principalmente di educazione alla legalità e alla giustizia nelle scuole.

La lectio magistralis sui diritti, i doveri e la libertà dei cittadini riservata alle classi lametine ha rappresentato un momento significativo per gli alunni e le alunne che hanno animato il dibattito, moderato dalla giornalista Maria Chiara Caruso.

#Trameascuola, il progetto della Fondazione Trame che porta in classe i temi di Trame.Festival dei libri sulle mafie, aggiunge così un nome importante a quello dei tanti autori, giuristi e giornalisti che in questi anni hanno incontrato gli studenti lametini con i loro libri – inchiesta sui temi della legalità e dei diritti. 

Infine, il monito lasciato ai ragazzi da Colombo: “Tutte le volte che vi si dice che siete il futuro, vi si sta chiedendo di lasciare le cose immutate: In questo momento non potete toccare niente. Ma voi ci siete anche adesso, ricordatevelo”.