Venerdì 22 ottobre 2021 ore 18.30

Dialogano con l’autore Claudia Ammendola e Giancarlo Pitaro.

La presentazione sarà accompagnata dal canto “Calabria di lotta in tre ballate” di Francesca Prestia.

Ingresso con GreenPass. Prenotazione consigliata al link:  https://bit.ly/3BWR0m4

 

“Tumulti, stragi contadine in Calabria” (2020, Rubbettino) è l’ultimo libro del sociologo e giornalista lametino Claudio Cavaliere. Il saggio si articola in una raccolta di episodi storici che corrono su un filo temporale determinato, mai indagato; anzi, scientemente nascosto dalla storiografia ufficiale e da qualsiasi altra forma di rappresentazione statale: ci sono state delle interrogazioni in Parlamento alle quali non si è mai risposto, ci sono state sentenze su sentenze di assoluzione, ci sono dei morti di serie B, ce ne saranno ancora, tanto vale tacere.

Storie di stragi contadine dimenticate, di gente semplice e sconosciuta uccisa perché ha improvvisamente vinto i propri timori smettendo di avere paura. Storie di tante donne calabresi e del loro protagonismo negli accadimenti politici e sociali della Calabria dei primi del ‘900 fino all’avvento del fascismo. Un’altra storia della Calabria, quella che offre il proprio sangue per la dignità e la democrazia. “Sono storie vere e il lettore non può mettersi in salvo rifugiandosi nella convinzione che siano racconti, che siano romanzi, che siano vicende leggendarie.” (dalla prefazione di Isabella Bossi Fredigotti)

 

Claudio Cavaliere è un  sociologo, scrittore e giornalista lametino, appassionato di montagne. Ha svolto innumerevoli lavori da quando nel 1993 Doris Lo Moro gli propose di diventare prima assessore e poi vicesindaco di Lamezia Terme nella sua giunta, il tema degli enti locali è diventato il suo primo interesse di studio. Da allora ha abbandonato la professione di restauratore di carta e intrapreso quella di curioso osservatore delle dinamiche municipali curando innumerevoli ricerche. È stato per dodici anni segretario regionale di LegAutonomie, associazione di rappresentanza di Comuni.

 

Francesca Prestia è una cantautrice catanzarese. È diplomata in Flauto traverso, ha conseguito il compimento inferiore di Composizione, è diplomata in Musicoterapia, è laureata in DAMS Musica (Facoltà di Lettere e Filosofia), è iscritta alla SIAE come compositrice ed autrice. Oltre a numerose ballate finalizzate a far conoscere personalità illustri della cultura occidentale di particolare importanza sono le ballate composte per cantare i “vinti” che resistono e denunciano la mafia, a incominciare dalla Ballata per Lea Garofalo. Su Riace modello di accoglienza e integrazione dei migranti ha composto ad agosto del 2018 una ballata (Riace forever) col sussidio dello storico Piero Bevilacqua, del pedagogista Nicola Siciliani de Cumis e del giornalista Romano Pitaro.  È ideatrice e direttrice artistica di Cuore Cantastorie Festival Nazionale dei Cantastorie.